rossana molinatti
homeHome.html
le maschereLe_Maschere_1.html
le fotoLe_foto.html
L’ARTELarte.html
IL CINEMAIl_cinema.html
CONTATTIContatti.html
 

Il celebre dipinto di Munch era da un pezzo che l’avevo nei miei programmi: d’altro canto, come si può sfuggire al fascino spettrale di quell’essere che grida il suo terrore e la sua disperazione lungo un ponte in una tavolozza di colori che neppure il caldo tramonto che ha alle spalle riesce a riscaldare?

Come per molte altre mie maschere, anche questa ha la testa e le mani in cartapesta dipinta e, sul lungo abito nero, ho ricostruito col panno Lenci il resto del dipinto, col ponte, il mare, il tramonto e quei due personaggi inquietanti che sembrano assistere indifferenti alla tragedia che si svolge dietro a loro.

Grazie anche ad un benevolo Giove Pluvio che ha graziato i primi giorni di un Carnevale inserito in un periodo eccezionalmente piovoso, sono potuta girare per la Piazza e le calli veneziane, riscuotendo subito un grande interesse: anche grazie ai telefonini che fotografano: solo la prima domenica la gente mi avrà fatto qualche migliaio di scatti, molti con parenti o amici del “fotografo” che si atteggiavano con la bocca aperta e le mani tese lungo le guance. Per fortuna l’ “Urlo” di Munch è uno dei dipinti più conosciuti in assoluto (assieme alla Ragazza dall’orecchino di perla” di Vermeer e, ovviamente, a Sua Maestà la Gioconda di Leonardo) e pressoché tutti l’hanno individuato al primo colpo, bambini compresi. Anzi, dirò di più, perché l’hanno “personalizzato”  mentre mi chiamavano: «Ehi, urlo! Puoi venire qui che voglio farmi fare una foto con te?»

Il commento più divertente? «Vàrda Moratti co’ l’Inter ciàpa i goal!»

Un urlo fra le calli

EDWARD MUNCH

L’urlo

2014

1893 - Oslo, Nasjonalgalleriet

Le_Maschere_1.html
1981 - 1990Le_Maschere_1.html
2015_Magritte_-Les_amants.html
NEXT2015_Magritte_-Les_amants.html

2015 Magritte